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I bibliotecari

Dalla fondazione ai giorni nostri

Cristoforo Poggiali (1721 - 1811)

Il maggiore storiografo piacentino fu il primo Bibliotecario che aiutò l'Istituzione a diventare autonoma ed indipendente. Dedicò la sua vita a raccogliere documenti storici su Piacenza e a ricavarne le Memorie Storiche che conta dodici volumi e che costituiscono la base storiografica della Storia di Piacenza. Di grande interesse è sicuramente anche  il suo Memorie per l'istoria della letteratura in Piacenza (1763) dove traccia una cronologia dettagliata della letteratura fino ai giorni nostri.

Dal 1778 al 1787.

Giuseppe Chinetti (1746 - 1823)

Dottore in teologia e professore di scienze matematiche, sostituì Cristoforo Poggiali nel 1787, quando le biblioteche, quella dei Gesuiti e quella di Passerini, si unirono. Lasciò la posizione nel 1800 quando entrò in contrasto con il Collegio dei Teologi.

Dal 1787 al 1800.

Giuseppe Gervasi (1762 - 1833)

Uomo di vasta cultura, i suoi interessi si mossero dalla filosofia, alla fisica, all'astronomia e alla matematica. Fu allo stesso tempo Bibliotecario e professore di etica presso Istituti piacentini. Rimase presso la Biblioteca fino all'ultimo giorno della sua vita.

Dal 1800 al 1833.

Antonio Ranza (1801 - 1875)

Curato presso il paese di Torrano, divenne professore di filosofia e teologia dogmatica al Seminario Vescovile. Venne nominato, dopo aver abbandonato l'incarico alla Biblioteca, vescovo nel 1849. Si contraddistinse per le sue idee antiunitarie e antiregie.

Dal 1833 al 1845.

Gaetano Gorla (1800 - 1857)

Divenuto prima Vice, sostituì il suo predecessore nel 1845. Numerosi sono gli studi e le indicazioni bibliografiche su di lui.

Dal 1845 al 1857.

Giuseppe Bonora (1816 - 1865)

Dopo aver studiato e praticato da medico, abbandonò quella carriera per dedicarsi agli studi umanistici. Venne quindi assunto come Direttore nel 1858 per la sua cultura immane e per la conoscenza approfondita delle lingue classiche e dell'inglese e francese. Da ricordare la parte cospicua avuta nella compilazione dei Monumenta historica ad provincias parmensem et placentiam pertinentia, uno dei capisaldi della storia della Provincia dell'età medievale.

Dal 1858 al 1865.

Pietro Salvatico (1806 - 1879)

Senatore del Regno, accettò la carica di Direttore della Biblioteca in seguito al tracollo delle finanze della famiglia. Letterato e bibliofilo pubblicò numerosi articoli per le edizioni delle Strenne Piacentine. Ricevette nel 1872 il patrimonio di Ferdinando Landi e collaborò alla stesura dello Statuto per la Biblioteca denominata, da quel momento, Passerini-Landi.

Dal 1865 al 1879.

Raffaele Gemmi (1854 - 1900)

Fatta una rapida carriera in Biblioteca divenne Direttore nel 1879. Conoscitore delle collezioni possedute, fautore di studi, rimase alla direzione per trentun anni. Contribuì a redigere il promo Regolamento approvato nel 1887.

Dal 1879 al 1900.

Augusto Balsamo (1875 - 1949)

Si trasferì a Piacenza dal Piemonte, dove frequentò il liceo classico e si laureò presso l'Università di Bologna. Nel 1901 divenne Direttore della Biblioteca a seguito di un concorso. Fu un grande promotore della Biblioteca e del suo patrimonio. Contribuì a pubblicare il Catalogo dei Manoscritti e il Catalogo delle monete piacentine (1928).

Dal 1901 al 1932.

Emilio Nasalli Rocca (1901 - 1972)

Fu uno dei maggiori storiografi piacentini della sua epoca. Contribuì a gettare le basi per creare una storiografia piacentina dall'età medievale all'Ottocento. Collaborò con numerose riviste storiche italiane e pubblicò numerosi saggi di carattere specialistico. Ricoprì in contemporanea anche altre cariche direttive di Istituti culturali. È il periodi di permanenza più lungo alla direzione della Biblioteca.

Dal 1932 al 1972.

I funzionari dal 1972 ad oggi

Carlo Emanuele Manfredi

Massimo Tirotti

Stefano Pronti

Rosella Parma

Graziano Villaggi