Inediti in Biblioteca. Dalla Real Casa alla Passerini-Landi
Le ragioni di una mostra
Un inusuale viaggio a ritroso nel tempo, fatto di incontri con direttori, bibliotecari e distributori, ma anche con fornitori, falegnami, stampatori, librai, editori e frequentatori.
Quello dei 250 anni è un traguardo decisamente importante: abbiamo così deciso di raccontarvi una Biblioteca inedita attraverso un percorso espositivo che mette in mostra materiale dell'Archivio storico della Biblioteca, ma anche preziosi documenti manoscritti e a stampa provenienti dal Fondo Antico. In particolare l’Archivio storico della Passerini-Landi conserva una vasta documentazione prodotta dalla Biblioteca nel corso della sua storia: progetti, inventari, carte, moduli, registri e corrispondenza che testimoniano le molteplici attività da essa svolte non solo in campo biblioteconomico e bibliografico, ma anche come istituzione culturale a più vasto spettro.
Documenti in mostra
Registri, disegni, schede di manoscritti, cartellini, autografi, stampe e foto che raccontano come "funzionava" la nostra Biblioteca. I documenti sono tanti ma c'è un fil rouge che lega il percorso espositivo: la cura che i bibliotecari hanno sempre dato alla tutela del patrimonio e alla compilazione delle carte, dalle schede ai registri. Ed è questo uno spirito che, anche con l'avvento delle moderne tecnologie, i bibliotecari 2.0 vogliono mantenere. Per questo abbiamo affidato la compilazione delle didascalie alla bella grafia delle colleghe Cecilia Magnani, Anna Salerno e Barbara Spazzapan.
Il percorso
Siamo a Piacenza nel 1774.
Nel clima culturale favorevole creato da Ferdinando I di Borbone (1751-1802), duca di Parma, Piacenza e Guastalla, prendono avvio nel 1774 le vicende della Biblioteca Reale, che nasce con la dotazione libraria dei Gesuiti allontanati sei anni prima dal Ducato e dalla Real Casa di San Pietro. La Biblioteca, aperta al pubblico nel 1778 (ne è primo bibliotecario Cristoforo Poggiali), incrementerà progressivamente il suo patrimonio, configurandosi come una delle istituzioni culturali più importanti della città.
Tutte le complesse vicende che negli anni, dal 1774 ad oggi, hanno riguardato l’organizzazione della Biblioteca si sono riverberate sulle carte dell'Archivio, importante specchio della vita e della fisionomia dell'istituzione. E proprio da queste carte siamo partiti. Così scoprirete che, per diverso tempo, la Biblioteca ha gestito non solo fondi librari, ma anche, grazie ai lasciti di Pier Francesco Passerini, veri e proprio fondi agrari. E scoprirete che, dal 1884 al 1903, il Museo Civico di Piacenza ha mosso i primi passi proprio presso i locali della Biblioteca. Potrete ammirare progetti relativi al mobilio e inventari che documentano, mobile per mobile, come era arredata la Biblioteca alla fine dell'Ottocento.
Poi c’è il capitolo dei registri. Fino all'abbandono dei sistemi di registrazione manuale negli ultimi decenni del Novecento, infatti sono stati tenuti registri, di vario genere (dalle presenze ai prestiti), che consentono di conoscere il pubblico e l'uso dei servizi. In mostra troverete anche un raffinato Albo dei visitatori illustri che, riferito al periodo 1880–1960 circa, contiene i nomi di studiosi e personalità note, ospiti in biblioteca per studi di particolare valore o in occasione di eventi speciali quali conferenze o visite istituzionali.
Una parte del percorso, con registri e schede, è stata dedicata alla bella grafia, caratteristica di molti bibliotecari, tra cui Giuseppe Bonora (1816-1865) al quale abbiamo assegnato la palma della grafia più bella!
Una sezione apposita è stata dedicata agli autografi collezionati da Carlo Anguissola da Travo (1882-1960), firme e fogli di celebri personaggi, da Carducci a Garibaldi, da Hayez a Giordani.
Un omaggio è anche dato ad Attilio Rapetti (1874-1962) creatore di uno schedario ancora oggi utilissima fonte di studio per ricercatori ed appassionati di storia (in mostra troverete il fascicolo relativo alla Biblioteca).
Tra carta, seta e legno. Accanto ad una campionatura di carte decorate con cui venivano ricoperti i libri, potrete ammirare composizioni celebrative stampate su seta e due preziosi libri di legno utilizzati nel Settecento per conoscere, studiare e valorizzare le specie botaniche. Le ultime bacheche del percorso – una sorta di “assaggio” del prezioso patrimonio - sono dedicate alla storia della città di Piacenza, al suo bellissimo stemma, a Palazzo Gotico, al mercato e ai ritrovamenti romani degli anni Trenta.
Su un bancone campeggia anche l’insegna storica della Biblioteca, recentemente restaurata, che era posta all’ingresso storico di via Carducci 18.
Inaugurazione sabato 19 ottobre 2024, ore 11.30, Salone monumentale, Biblioteca Passerini-Landi
Visite guidate sabato 26 ottobre • ore 15 | sabato 9 novembre • ore 15 | sabato 16 novembre • ore 11, ore 15
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Mostra a cura di Daniela Morsia
Con Laura Bonfanti, Anna Ciancitto, Laura Ghisoni, Cecilia Magnani, Barbara Spazzapan
Si ringrazia Marco Bersani, Archivio di Stato di Piacenza, Roberto Ricci
Per info:
Biblioteca Passerini-Landi - 0523492410 | biblioteca.passerinilandi@comune.piacenza.it