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Racconti

degli alunni della 4B della scuola primaria Gianni Rodari di Podenzano

Avventura in biblioteca

di Matteo Piccialuti

Tutto era iniziato da… 

In un giorno normalissimo Annie e Mary, soprannominate “Le sorelle fantastiche” si ritrovarono in un mondo strano, come se fosse un sogno: erano in una biblioteca che aveva dei colori che non avevano mai visto, era tutto molto particolare e anche loro si sentivano un po' sottosopra. Ad un certo punto uscirono in giardino e sentirono degli strani rumori, dei tintinnii dietro a dei cespugli che avevano dei frutti blu fosforescente. 

Quel mondo era strano, troppo strano, eppure sembrava tranquillo. 

Le due bambine iniziarono ad esplorare i dintorni, finchè, ad un certo punto, sentirono dei passi, c’era qualcuno che, in punta di piedi e silenzioso come un ninja, si stava avvicinando a loro… qualcuno le stava spiando. 

Ad un certo punto Annie toccò la spalla di Mary e le disse di girare la testa. Un signore le guardava spaventato e disse con voce debole: “Chi siete?” Mary esclamò: “Per favore, non farci nulla!” Il signore disse loro : “Addio” e con uno schiocco di dita si teletrasportò via da lì. Mary si accorse però, che erano sopra ad una trappola e non capivano cosa stesse succedendo. Ad un tratto videro un foglio e si accorsero che dovevano compiere delle missioni all’interno della biblioteca, poiché un furfante aveva rotto le teche con i libri antichi e messo in disordine tutti i libri. Avevano solo poche ore di tempo per mettere tutto a posto e non cadere in trappola. 

Così si misero a sistemare e mentre sistemavano… leggevano, senza accorgersi che i minuti stavano passando e anche il tempo a loro disposizione. Annie era così immersa nella lettura che inavvertitamente si appoggiò ad un pulsante e lo schiacciò per errore. All’inizio non successe nulla ma dopo qualche secondo… si sentirono degli urli. “Mary, Mary, svegliati che dobbiamo andare alla Cresima di Annie!”. 

Ma, quindi…era solo un sogno…

Intrappolata nel libro

di Ludovica Ottoveggio

C’era una volta Emily, una bambina orfana che amava i libri. La bambina li amava così tanto che ogni sera scappava dall’orfanatrofio per andare nella biblioteca lì vicino a leggere e tornava dopo un’ora, per non farsi scoprire. 

Un giorno accadde qualcosa, infatti quella sera il mondo aveva in serbo qualcosa per lei… Emily era uscita come sempre per andare in biblioteca, ma appena aperto un libro…PUF… si ritrovò all’interno di esso. Accanto a lei giaceva uno gnomo che disse: “Ciao, io sono Norgel, lo gnomo mago e dovrò accompagnarti in questo viaggio”. Emily gli chiese: “Dove sono?”. Lo gnomo rispose: “Non c’è tempo per le spiegazioni, dobbiamo metterci in cammino”. Dopo ore di cammino e nessuna traccia di villaggi, finalmente Norgel esclamò: “Ecco, siamo arrivati!”. Emily, che non vedeva ancora nulla esclamò: “Come arrivati!?, qui non vedo niente!”. Allora lo gnomo estrasse una bacchetta magica e pronunciò una strana formula: “Alacazam magic banana, io ti trasformo in una rana”. Fortunatamente Emily non si trasformò in una rana, la formula infatti serviva per aprire un portale che li fece viaggiare nel tempo fino all’anno 1901. Quando arrivarono si trovarono di fronte una meravigliosa città. Norgel le spiegò che quella era “Libristi”, la città dei libri. Le disse anche che l’avrebbe condotta al ponte dei Troll dove alla bambina sarebbero stati fatti due indovinelli, a cui lei doveva rispondere correttamente, per poter liberare la città e tornare a casa. 

Una volta giunti al ponte, il capo dei Troll le chiese: “Chi è che si tuffa ma non si bagna?”. Dopo averci pensato qualche minuto la bambina rispose: “Il portiere”.

“Esatto” le disse il Troll, “Ma devi rispondere anche al secondo indovinello”. “Cos è quella cosa che più ce n’è, meno vedi?”

“La nebbia” disse Emily con sicurezza. (nella sua città infatti la nebbia non mancava mai). 

A quel punto il Troll le consegnò le chiavi della città, che venne liberata. Successivamente le diede anche un sasso che lei doveva stringere molto forte al cuore per poter tornare a casa. E fu così che si ritrovò di nuovo all’orfanatrofio. 

Molti anni dopo un’altra bambina, che si trovava nella stessa biblioteca, mentre era intenta a sfogliare un libro, iniziò a leggere: C’era una volta Emily, una bambina…

Le cose importanti

di Nilde Guglielmi

Era una tranquilla giornata in biblioteca: due bambini, Nicola e Tommaso, erano lì a scrivere un tema. Nicola disse: “Il mio è più bello del tuo!”. Tommaso rispose: “No, il migliore è il mio!”, e si misero a litigare. Dopo varie discussioni stabilirono che la settimana successiva ciascuno avrebbe scritto un piccolo racconto e poi lo avrebbero portato a casa di Nicola, dove suo padre (che era uno scrittore) li avrebbe letti e avrebbe decretato un vincitore. 

Tutti i giorni, dunque, una volta tornati da scuola, si sedevano alla scrivania e provavano a scrivere. Nicola scrisse subito una storia sulle creature mostruose, invece Tommaso non aveva molte idee, finchè il penultimo giorno ebbe un’illuminazione e parlò di come lui e Nicola si erano conosciuti ed erano diventati amici. 

Il giorno dopo Tommaso andò a casa di Nicola ed entrambi si misero a leggere ciò che avevano scritto. Il papà di Nicola e Nicola stesso si commossero per le belle parole scritte da Tommaso nei confronti dell’amico. Non ci furono dubbi su chi fosse il vincitore. I due bambini tornarono ad essere amici, continuando ad andare a fare i compiti insieme in biblioteca e rimasero uniti e amici per tutta la vita.