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La biblioteca magica

di Domin Petonic - Sezione Young

Alle cinque e mezza del giorno cinque aprile duemila quattordici, Rocco Sgherri si svegliò ricordandosi dell’importante gita a Piacenza nella biblioteca Passerini Landi che sarebbe  avvenuta quel giorno.

Senza esitare Rocco andò a preparare l'occorrente per la gita in un piccolo zainetto.

Verso le cinque e cinquanta, finì di preparare tutto quello che gli sarebbe servito ed andò immediatamente a far colazione e dopodiché a lavarsi i denti.

Alle sei si vestì ed andò a scuola con la bicicletta.

Appena arrivato a scuola e dopo aver salutato  tutti i suoi amici, la sua classe cominciò a incamminarsi verso la biblioteca, non sapendo che questa sarebbe stata la gita più pazzesca che avrebbero mai vissuto.

Arrivati di fronte alla biblioteca, Rocco notò subito una strana presenza intorno, come se fosse infestata da spiriti.

La professoressa sapendo cosa  fosse, raccontò la storia della biblioteca e gli studenti scoprirono che non era una biblioteca normale come le altre, ma era speciale, perché aveva diversi piani con diverse “missioni” che bisognava compiere  per ritornare nella realtà siccome non si trovavano più nella vita reale, ma in un mondo immaginario.

Senza pensarci due volte Rocco entrò nella biblioteca e iniziò a esplorarla. Si avventurò al primo piano trovando soltanto una stanza di specchi con tre pareti.

La stanza gli sembrò un po’ bizzarra e tentennò prima di entrare.

Però, dopo aver chiesto  alla professoressa, come rientrare nel mondo della realtà, capì che l’unico modo per uscire  dal mondo immaginario  era in effetti risolvere le diverse “missioni” nelle stanze.

Decise quindi di entrare nella prima stanza e, appena fece il primo passo, la stanza si chiuse. Nelle tre pareti di specchi apparirono tre stanze in cui Rocco

non poteva entrare, ma doveva muoversi intorno alla camera  per completare le “missioni” nelle pareti.

Le pareti della prima stanza rappresentavano una specie di prova acrobatica in cui bisognava saltare e salire su delle scale per arrivare a delle piattaforme rosse, che bisognava premere e ritornare indietro per attivare una nuova parete, che era il continuo della prova precedente.

Dopo aver completato le altre due pareti apparì un portale dove Rocco entrò e venne portato in un museo dove venne ospitato da due bodyguard che, silenziosamente, gli diedero un bigliettino dove c’era scritto “Se tu da questa stanza vuoi uscire  un bigliettino da un libro luccicante devi far apparire”.

Rocco, senza esitare, si mise in ricerca del libro e dopo mezz’ora di ricerca tra tutti i libri lo trovò e dentro il libro stesso trovò un altro bigliettino che diceva “Un solo indizio: Dolci”.

La prima cosa  che venne in mente a Rocco fu cercare un libro sulla cucina o un libro che parlava di dolci, ma l’unico problema era che i libri sulla cucina ce n’erano più di quanto si sarebbe  aspettato.

Dopo un’ora di ricerca Rocco lo trovò e il bigliettino che trovò all’interno diceva

“per trovare l’uscita la mela farcita dallo scaffale dovrai trovare”.

Qua Rocco si domandò “perché una mela farcita dentro ad una libreria” ma nel dubbio si mise a cercarla.

La trovò in dieci minuti e quando alzò la mela per prenderla, un portone sotterraneo si aprì.

ERA L’USCITA!

Rocco corse verso l’uscita e in quel momento si svegliò capendo che tutte le avventure passate erano solo un sogno.