Inconfondibile odore di carta stampata
Quell’inconfondibile odore di carta stampata di cui le narici di impregnano quando entro in questa biblioteca, il mio regno dei libri. Quando varco il suo uscio mi piace lasciarmi ammaliare da questo odore che ha sempre lasciato un segno dentro me e mi attrae a sé in maniera incontrollata. Mi fa pensare a quel mondo di storie meravigliose di cui amo cibarmi quotidianamente e senza le quali non sarei quella che sono. Tra innumerevoli parole stampate su questi libri colgo le sfumature dell’anima e le imprimo nella mente e soprattutto nel cuore.
Mi sono innamorata di questo odore inconfondibile sin da quando durante l’infanzia trascorrevo interi pomeriggi tra le mura di questa biblioteca immersa tra colorati libri di narrativa. Ormai era diventato un appuntamento fisso quello di recarsi in biblioteca. Ogni vota ero colta da un intrepido entusiasmo e dalla voglia di scoprire nuove letture. Quell’ appuntamento quotidiano è stato una salvezza nei giorni grigi e tempestosi
Ai mei tempi gli stimoli te li dovevi creare da te. Bastava immergersi tra gli scaffali di questa biblioteca per aprire il sipario di uno spettacolo meraviglioso in cui protagonisti erano la fervida immaginazione e la creatività. Crescendo il mio bisogno di cibarmi di storie si è moltiplicato in maniera esponenziale. Ho frequentato per anni biblioteche ma questa è il mio primo amore che non si scorda mai. ogni volta che torno qui è come la prima volta. Vengo colta da uno stato di eccitazione misto alla curiosità che deve assolutamente essere soddisfatta.
Sfogliare, consultare, sottolineare o semplicemente annusare pagine di carta stampata dense di parole, storie, ricerche, scoperte e teorie erano le attività che riempivano le mie mattinate ai tempi della tesi che stavo preparando per concludere i miei tormentati studi universitari. È stato in quel periodo che ho capito che il mondo dei libri mi appartiene. Forse sono io che appartengo ad essi: non lo so con certezza ma non riuscirei onestamente ad immaginarmi un mondo nel quale manchi quell’inconfondibile odore d a carta stampata che mi fa stare bene con me stessa.
È come “sentirsi a casa” perché tra quelle pagine che mi ritrovo ad annusare e nelle quali esploro il mondo senza limiti di tempo e di spazio, mi immergo con motivazione, entusiasmo e soprattutto passione. È sorprendente rintracciar parti del proprio essere, sfumature che spesso e volentieri a causa della frenesia quotidiana rischiano di sfuggire. In questo mondo di carta io mi sento dove dovrei essere e soprattutto sono me stessa, pienamente connessa con i miei ideali, desideri, sogni che non smetteranno mai di brillare come stelle nel firmamento della vita tutta da gustare a pieno in ogni singolo attimo che merita di essere raccontato. Davanti a me non c’è solo un libro da leggere ma anche tante pagine di un taccuino viola tutto da scrivere e davanti al quale non posso assolutamente tirarmi indietro.