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250 anni in Passerini-Landi

Dal 1774 Palazzo S.Pietro è la sede della Biblioteca Passerini-Landi, un luogo che nel 2024 festeggia ben 250 anni di storia e cultura. Scopri la bellezza di questo straordinario edificio e unisciti a noi per celebrare il nostro patrimonio!

Gli anni che vanno dal 1774 al 1778 costituiscono il periodo di formazione della Biblioteca comunale Passerini-Landi. Fu Ferdinando di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, a promuovere nel 1774 la Biblioteca Reale piacentina con sede nel collegio di San Pietro, utilizzando la dotazione libraria appartenuta alla libreria dei Gesuiti, espulsi dal Ducato sei anni prima. Fautore della nascita dell’istituzione fu il teatino Paolo Maria Paciaudi, “antiquario e bibliotecario”, al quale era stata affidata non solo la direzione della Biblioteca Palatina di Parma fondata nel 1761, ma anche l’intera riorganizzazione del sistema scolastico, culturale e universitario del Ducato. Fu proprio il Paciaudi, all’indomani dell’espulsione dei Gesuiti, a visionare il patrimonio librario del Collegio di San Pietro e a conferire incarichi perché ne fosse redatto un inventario, terminato ufficialmente nel 1773. La Libreria gesuitica annoverava circa 10mila volumi, ai quali furono aggiunti nel 1774 alcuni doppioni provenienti dalla collezione di Parma. Al pari della Palatina, modello di istituzione culturale illuminista, la Biblioteca reale di Piacenza si configurava come istituzione “a beneficio ed utilità pubblica”, inserendosi in un ambizioso ed illuminato progetto culturale che aveva preso le mosse dalle iniziative del primo ministro Guillaume Du Tillot. Sistemata la collezione libraria e portati a termine alcuni lavori di ristrutturazione, la Biblioteca sarà aperta al pubblico nel 1778, quando Cristoforo Poggiali ricevette la nomina di bibliotecario e quando venne redatto il primo regolamento denominato Istruzioni per la Reale Biblioteca. In questa prima fase la biblioteca rimaneva aperta dal 3 novembre all’8 settembre: l’apertura coincideva con quella delle scuole e anche il fatto che rimanesse aperta tutti i giorni «prendendo norma dal Calendario Scolastico» lascia pensare che fosse un servizio pensato soprattutto per la popolazione studentesca. L’accesso era consentito a «ogni onesto Cittadino e a tutta la Scolaresca» per cinque ore complessive, tre al mattino e due al pomeriggio. Il prestito era ammesso, purché a «persona cospicua e sicura».
Dal 1774 la Biblioteca Regia, poi Comunitativa e dal 1878 intitolata Passerini-Landi, in omaggio a Pier Francesco Passerini e Ferdinando Landi, ha legato le sue vicende alla storia sociale e culturale di Piacenza. Con il suo ragguardevole patrimonio di circa trecentomila volumi e con uno sviluppo dei servizi sempre più mirato alle esigenze della cittadinanza, la “Passerini-Landi”, biblioteca di conservazione e di pubblica lettura, ben risponde anche agli obiettivi della Biblioteca delineati nelle linee guida dell’IFLA/UNESCO in merito alla valorizzazione della memoria del territorio: «La biblioteca pubblica dovrebbe essere una struttura chiave della comunità locale per la raccolta, la conservazione e la promozione della cultura locale in tutte le sue peculiarità.
Quest’obiettivo si può raggiungere in vari modi, per esempio mantenendo raccolte di storia locale, con mostre, narrazioni di storie, pubblicazioni di interesse locale e programmi interattivi su tematiche locali». In questa ottica è stato pensato anche il programma di celebrazioni che si terrà nei mesi di ottobre e novembre dell'anno 2024, 250esimo anno della Passerini-Landi.