Piacenza che scrive
Mercoledì 8 ottobre, ore 17
Ermanno Mariani presenta il libro L'imboscata.
L'autore dialoga con Elisabetta Paraboschi.
Questa è la storia realmente accaduta dell’imboscata più sanguinosa compiuta dai tedeschi ai danni dei partigiani durante la guerra civile italiana. I partigiani si consideravano maestri nell’arte delle imboscate, ma, come ammise amaramente uno dei pochi sopravvissuti: “Questa volta, l’imboscata l’abbiamo subìta noi”. Il fatto avvenne in Val d’Arda, nel Piacentino, al confine con il Parmense, durante la tragica ritirata
del dicembre 1944 di decine di brigate partigiane piacentine e pavesi, incalzate dalla divisione tedesca Turkestan, specializzata nella controguerriglia. Il romanzo, che prende spunto da queste vicende, racconta quella ritirata e la strategia messa in atto dai tedeschi per colpire i partigiani nel momento di maggiore vulnerabilità. La narrazione si snoda come una partita a scacchi militare, sul cui sfondo si aggira l’ombra inquietante di una spia. La storia è raccontata attraverso gli occhi di un sopravvissuto all’imboscata, il cui destino l’autore segue fino all’inferno dei campi di sterminio e oltre, fino a una sconvolgente rivelazione avvenuta a Parma, quarantacinque anni più tardi.
Ermanno Mariani insegnante precario di letteratura italiana presso le scuole superiori ha poi finito per fare il cronista di nera, lavoro che precariamente esercita da 30 anni. Ha lavorato per molti giornali, fra cui il Giorno e la Provincia di Cremona, l’Unità, l’agenzia Ansa, per emittenti tv, radiofoniche e siti d’informazione online. Ancora oggi scrive di cronaca nera e giudiziaria per il quotidiano di Piacenza Libertà.
Diversi suoi racconti sono stati tradotti in inglese e spagnolo.
Mercoledì 15 ottobre, ore 17
Giovanna Cardile presenta il libro Due vite in una. Storia di una rinascita.
L'autrice dialoga con Matteo Eremo. Interviene lo psicologo Damiano Rizzi.
Giovanna ha solo cinque anni quando il padre uccide davanti ai suoi occhi la mamma e la nonna. Una relazione malata, basata su gelosia, violenza e sopraffazione, la volontà di lei di cercare la salvezza per se stessa e per i suoi due bambini, l’incapacità di lui di accettare la fine del matrimonio. Un gesto estremo che non spezza solo le vite delle vittime, ma anche di chi resta. I frammenti della vita di Giovanna saranno ricomposti, con amore e pazienza, da altri genitori che sceglieranno di prendersi cura di lei e del fratello. Una storia di rinascita, resa possibile grazie ai miracoli che solo l’amore è capace di generare in esistenze devastate dal dolore.
Giovanna Cardile, nata a Messina, è una docente di scuola secondaria di primo grado. Ha conseguito una laurea all'Accademia delle Belle Arti, in Scienze dell'Educazione e della Formazione, in Scienze Psicologiche, in Scienze e Tecniche Psicologiche, in Psicologia clinica e della salute del ciclo di vita. Ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di psicologa ed è dottore di ricerca.
Ha frequentato il corso di perfezionamento "Consulente tecnico d'ufficio nel processo civile. Perito nel processo penale e consulente tecnico di parte". Si è sempre occupata di volontariato.
Mercoledì 22 ottobre, ore 17
Laura Bricchi presenta la trilogia A regime.
L'autrice dialoga con Daniela Morsia.
Un’indagine sul rapporto tra fascismo e alimentazione dal punto di vista storico - con attenzione anche ai collaterali aspetti culturali, sociali, politici ed economici - con l’obbiettivo in particolare di cogliere eventuali cambiamenti di breve o lunga durata nel modo di nutrirsi degli italiani in generale, e dei piacentini in particolare. Gli esiti della ricerca mostrano che il regime ha riservato un evidente interesse nei confronti della questione soprattutto a partire dagli anni Trenta, quando il tema dell’alimentazione divenne in un certo senso strumentale a due crociate parallele tra loro: da un lato a quella per l’autarchia, con i martellanti inviti al risparmio e al consumo di soli prodotti italiani; dall’altro a quella per la valorizzazione del turismo (in particolare enogastronomico) e delle tipicità locali.
Laura Bricchi nasce a Piacenza nel 1980 e si diploma al liceo Scientifico. Ottiene la laurea in scienze della Comunicazione allo Iulm di Milano nel 2002. Dal 2003 al 2012 è redattrice responsabile delle pagine culturali della Cronaca di Piacenza. Nel 2024 si laurea con lode in Scienze Storiche alla Statale di Milano, con una tesi in storia contemporanea sull'alimentazione nel Piacentino tra le due guerre mondiali, da cui è tratto il libro. Attualmente è insegnante.
Mercoledì 29 ottobre, ore 17
Luca Isidori presenta il libro Diario costante dei giorni.
L'autore dialoga con lo Mauro Beltrami.
Come in un diario personale, è un viaggio nel tempo attraverso le proprie impressioni sulla realtà, filtrate dalle proprie emozioni e riflessioni interiori, dalle proprie idee e i propri ricordi, dalle proprie esperienze. È un libro vitalistico, una silloge in cui la voglia di abbracciare il mondo si sposa con la riflessione su di esso e sul significato dell'esistenza. Ciò che è dentro si mescola a ciò che è fuori. Presente, passato e futuro si alternano e si rincorrono nella dimensione atemporale interiore, mescolati con l'esperienza concreta del vivere quotidiano con tutti I suoi progetti e con tutte le sue aspettative. La volontà di lasciare una propria testimonianza a sé stessi e alla storia, scorgendo il mistero pulsante e gioioso della vita, dietro il suo scorrere incessante. Per essere vissuti veramente, per essere stati almeno per un attimo, in contatto con l'assoluto che è nella realtà e in noi stessi.
Luca Isidori è clown dottore, attore, poeta e cantautore. Si occupa inoltre di fotografia ed è anche educatore. Nasce a Piacenza nel 1980. Vive l’arte come mezzo per conoscere se stesso e il mondo. Ha pubblicato sei raccolte poetiche, tre poemi e un testo teatrale. Nel 2014 ha letto con il movimento internazionale “100 Thousand Poets For Change” e con il poeta statunitense Paul Polansky.
Per due edizioni (2014 e 2015) ha partecipato con performances poetiche al festival DDT - Diversi Dirompenti Teatri di Imola.
Nel 2016 pubblica il suo primo album musicale Ancora qui. Per il teatro ha recitato, tra gli altri, per Lorenzo Loris nel 2011. In ambito cinematografico, nel 2014 ha recitato in Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. Dal 2015 lavora come clown dottore per il servizio di clownterapia presso il reparto di pediatria dell’ospedale “Guglielmo Da Saliceto” di Piacenza, realizzando anche spettacoli educativi per l’infanzia. Ha ricevuto diversi premi letterari tra cui il Diploma d’onore allo Switzerland Literary Prize nel 2024 e il Gran Premio della Giuria al Premio Nazionale di Poesia Inedita “Ossi di Seppia” 2025.
A febbraio 2025 ha inaugurato la sua prima mostra fotografica “Città Metafisica”. Il 31 maggio 2025 ha partecipato, con la lettura di alcuni suoi testi, all’evento poetico sulla pace “Palabra en el mundo”, festival internacional de poesía en todas partes.
Mercoledì 5 novembre, ore 17
Michele Cifalinò e Ippolito Negri presentano il libro Lorenzo Respighi. L'uomo delle stelle 1824-1889.
Michele Cifalinò è laureato in Astrofisica e Cosmologia presso l'università di Bologna e in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano. Da diversi anni si occupa di divulgazione scientifica scrivendo articoli e organizzando serate osservative presso osservatori astronomici. Ha collaborato con il Museo di Storia Naturale di Piacenza come curatore scientifico del Planetario astronomico. Attualmente professore di matematica e fisica presso il Liceo Scientifico Lorenzo Respighi di Piacenza.
Ippolito Negri è un giornalista professionista, ha lavorato in diverse testate nazionali, La Notte, L’Indipendente, L’Informazione, ItaliaOggi, Il Resto del Carlino, Il Giorno. Dopo la pensione si occupa di storia locale, dirige dal 2012, L’urtiga, Quaderni di cultura locale, ha pubblicato alcuni testi di storia militare e ha collaborato con testi o con il coordinamento editoriale alla realizzazione di una decina di pubblicazioni di documentazione locale; nel 2023 ha curato la mostra Giovannino Guareschi Le vignette per il quotidiano La Notte (1962-1968).
Mercoledì 12 novembre, ore 17
Ludovico Lalatta presenta il libro Annibale deve morire.
L'autore dialoga con Paolo Storchi.
L'autore immagina la vita quotidiana di un ipotetico villaggio di Galli preesistente alla fondazione di Placentia.
L'azione, narrata attraverso la voce dei protagonisti, si svolge durante la seconda guerra punica fra il 240 e il 216 a.C. I Galli invasi dai Romani accolgono Annibale come un liberatore, ma dopo la vittoriosa battaglia della Trebbia, il generale cartaginese sverna con il suo esercito nel piacentino deludento le speranze degli esuli del villaggio che hanno fornito un centinaio di combattenti. Uno di loro, indignato per quello che considera un tradimento, tenta di uccidere il condottiero. Non manca un "giallo" a proposito del fegato etrusco attualmente conservato ai Musei Civici di Palazzo Farnese.
Ludovico Lalatta, giornalista, ha dedicato 43 anni del suo lavoro al quotidiano di Piacenza "Libertà", dei quali sette all'emittente televisiva per la quale ha avviato il telegiornale. Si è occupato con la medesima passione di ogni settore del giornalismo e di diverse inchieste alcune delle quali, benché partite in ambito locale, hanno avuto risonanza nazionale.
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Per info:
Biblioteca comunale Passerini-Landi
0523 492410
biblioteca.passerinilandi@comune.piacenza.it