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Appunti per un Palomar

Creato per commemorare il centenario della nascita di Italo Calvino, lo spettacolo unisce teatro, danza e musica dal vivo. Giovedì 16 maggio, ore 19. Cortile grande, biblioteca Passerini-Landi.

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Palomar è il nome del protagonista e il titolo del romanzo di Italo Calvino, pubblicato per la prima volta nel 1983. La parola in spagnolo significa "colombaia", ma non ha nulla a che vedere col libro, il legame infatti va cercato con l'osservatorio astronomico statunitense ma anche in un'associazione mentale con la parola "palombaro": Palomar "è come un palombaro che s'immerge nella superficie". 
Palomar sperimenta un nuovo metodo di approccio al mondo perchè Calvino non gli dà la capacità di guardare, bensì la voglia di farlo.

Il fatto curioso che il protagonista porti il nome di un famoso osservatorio astronomico americano, spinge subito a guardarlo come simbolo di un’esperienza tutta umana: quella dell’osservare, meravigliarsi e domandare. Insomma, sembra proprio che, se Palomar fosse un segno di punteggiatura, non potrebbe che essere il punto interrogativo.

Il personaggio è infatti un punto interrogativo tutto speciale: racconta la storia di una relazione, quella tra l’uomo e il mistero, ciò che è piú grande di lui. Una storia certo buffa e goffa, ma dal tratto sempre profondo, umoristico, e dalle ombre strazianti. Palomar, come noi, non riesce ad esentarsi dal chiedere “perché” al mondo: cerca sempre di ottenere la risposta, ma per quanto si impegni, non riesce mai a stringerla in pugno, ad afferrarla con le dita.

Progettato e realizzato dal collettivo Il Nido, lo spettacolo si nutre del pensiero e delle parole di Italo Calvino, Dino Buzzati, Giorgio Caproni, Wisława Szymborska

Con
Enrico Battarra
Emanuele Pratelli
Letizia Monti

Drammaturgia sonora e musica dal vivo
Emanuele Pratelli

Il Nido
Collettivo under 26 che nasce dall’incontro tra Enrico Battarra (attore), Emanuele Pratelli (musicista) e Letizia Monti (artista visiva), come collettivo di ricerca e creazione teatrale, per unire le varie esperienze e studi maturati nei diversi percorsi artistici. Al centro del Nido vi è il desiderio di un teatro che non sia unicamente musicale nè un luogo adibito solamente alla prosa: non un abbinamento alla moda di più
esperienze ma la possibilità di accogliere in una stanza comune i vari linguaggi artistici nella loro libertà di espressione.
Una stanza dunque senza pareti; stanza della tradizione dove il corpo è luogo di azione e motore del ritmo.

In caso di maltempo l'evento si terrà nel Salone Monumentale della Biblioteca Passerini-Landi