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Tracce di pietra, tracce di carta nel patrimonio culturale dei Musei civici e della Biblioteca Passerini-Landi

Il progetto, che verrà realizzato grazie ai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna tra il 2025 e il 2026, propone un percorso di catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Piacenza, conservato nei Musei Civici e nella Biblioteca Passerini-Landi. Contributo a una piattaforma per la fruizione integrata del patrimonio culturale emiliano-romagnolo.


L’obiettivo generale è quello di favorire la tutela, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale presente nelle due istituzioni piacentine. Grazie alle grandi potenzialità offerte dalle digital humanities, gli oggetti digitalizzati potranno diventare forti elementi di narrazione del territorio, in grado di far conoscere la ricca storia di una “città di confine” e al contempo di attrarre nuovi visitatori a Palazzo Farnese e Palazzo San Pietro, sedi delle due istituzioni, ma anche in altri luoghi significativi della città.

Il progetto partirà con la digitalizzazione e la catalogazione di parte del patrimonio della Biblioteca e dei Musei Civici. Per quanto riguarda i Musei Civici di Palazzo Farnese, il materiale oggetto dell’intervento consiste in monete, lapidi, dipinti e due carrozze antiche.

Queste ultime, in particolare, verranno digitalizzate in 3D a 360°, sia all’interno che all’esterno.

Per quanto riguarda la biblioteca Passerini-Landi, verranno digitalizzati parte dei volumi del fondo Pallastrelli, codici manoscritti - tra cui i più noti sono il Salterio di Angilberga e il Codice Landiano 190 -, cartoline, fotografie, mappe, disegni e stampe antiche.

Per alcuni dei materiali digitalizzati verrà realizzata anche l'attività di descrizione catalografica relativa agli specifici domini e tipologie di bene. La catalogazione confluirà, per quanto riguarda la Biblioteca, nel portale LeggerePiace del Polo Bibliotecario SBN
piacentino; in Manus per l'area dei manoscritti e in PatER per quanto concerne i beni catalogati del Museo.
Il materiale di nuova digitalizzazione sarà reso disponibile sulla piattaforma open access Lodovico Media Library di DHMoRe, con l’obiettivo di integrarlo con quanto già presente sulle Teche digitali piacentine e con le collezioni digitali delle altre istituzioni culturali piacentine e regionali. Questo materiale sarà studiato e valorizzato da progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e sarà consultabile dagli utenti nelle modalità avanzate garantite dai visualizzatori di ultima generazione messi a disposizione sulla piattaforma.

In una seconda fase il progetto si propone di creare nuovi percorsi narrativi che coinvolgano gli utenti e ne stimolino la curiosità, nell’ottica della valorizzazione del materiale oggetto della digitalizzazione e, più in generale, del patrimonio della biblioteca e dei musei civici, anche nell’ambito delle attività didattiche con le scuole del territorio. Questo obiettivo sarà raggiunto tramite tecnologie innovative quali realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e gamification, che aiuteranno a rafforzare la funzione didattico-divulgativa del progetto.

Nella pratica verranno realizzati:
● una web app game che permetterà agli utenti di simulare le dinamiche storiche che hanno prodotto le testimonianze conservate e di scoprire le storie dei personaggi che hanno partecipato alla formazione del patrimonio e degli oggetti che ne fanno parte;
● un’esperienza di realtà virtuale che permetterà agli utenti della biblioteca e dei musei civici di vivere un viaggio nella Piacenza del XIX secolo a bordo di una delle carrozze d’epoca oggetto della digitalizzazione e di scoprire alcuni punti di interesse grazie alla riproduzione degli ambienti basata su stampe, mappe, cartoline anch’essi digitalizzati nell’ambito del progetto;
● un’esperienza di realtà aumentata che porterà gli utenti a scoprire la storia di alcuni importanti personaggi legati alla storia dei musei e della biblioteca, di queste due stesse istituzioni e dei relativi patrimoni.

Sia i materiali digitalizzati sia i percorsi narrativi saranno disponibili sul web e su tavoli interattivi consultabili dai visitatori in biblioteca e nei musei civici.

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