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Digitalizzazione dei periodici storici locali

147 testate conservate dalla Biblioteca Passerini-Landi entreranno a far parte del primo nucleo dell’Emeroteca digitale regionale dell’Emilia-Romagna.

Il progetto, realizzato grazie ai fondi PNRR assegnati alla Regione Emilia-Romagna con Decreto del Ministro della Cultura (decreto n. 298 del 26 luglio 2022), prevede la digitalizzate di circa 3.900.000 pagine appartenenti a oltre un migliaio di testate storiche locali dell’Emilia-Romagna uscite tra il 1698 e il 1955.

I periodici scelti per la digitalizzazione appartengono alle biblioteche comunali di Piacenza, Parma, Salsomaggiore, Fidenza, Reggio Emilia, Bologna, San Giovanni in Persiceto, Ferrara e Cesena e all’archivio storico comunale di Modena e rappresentano al meglio il policentrismo culturale. 

A Piacenza le testate digitalizzate, tutte conservate dalla Biblioteca Passerini-Landi, saranno 147, fra le quali si segnalano, tra le altre, Il Progresso, Il Piccolo, il Bollettino storico Piacentino; il Giornale di agricoltura della domenica, nato nel 1891; l’almanacco Fa per tutti o Lunario Piacentino, periodico annuale pubblicato dal 1850 al 1874. Non mancano naturalmente riviste umoristiche (es. Tollein cuccala, il Fiol ‘dl Tollein Cuccala, Il Moscone, il Pungiglione, il Lunedì Allegro, il Cannocchiale, Il biricchino), politici (ad es. L’Alfiere, il Cittadino, la Favilla, l’Indipendente, Il Pungolo, Il Popolo, L’Orologio, La Parola socialista, L’Azione), giornali studenteschi (ad es. La Ciribigola, Il Carroccio, Lo Strillone, La Sinistra), giornali e periodici d’informazione (ad es. Il Progresso, il Corriere piacentino, Diario piacentino).

Una volta digitalizzate, le testate costituiranno il primo nucleo dell’Emeroteca digitale regionale, che consentirà la consultazione online dei periodici storici prodotti dai molteplici centri culturali del territorio regionale, da quelli degli Stati pre-Unitari, a quelli ideati e diffusi dopo l’Unità d’Italia e sino alla prima metà del Novecento. L’Emeroteca, ora in fase di progettazione, rappresenterà concretamente la straordinaria ricchezza culturale e civile del policentrismo regionale e offrirà la possibilità di costruire e studiare molteplici percorsi e molteplici contesti. 


Leggi qui il comunicato stampa relativo a tutto il progetto >