Autori e fotografie
La vasca paleocristiana custodita nella Cattedrale di Piacenza (memoria dell'acqua battesimale nella quale gli adulti ricevevano il sacramento per immersione), il battesimo di un bambino e l'immersione di un pellegrino nell'acqua del fiume Giordano. Con questa terna di immagini, Giuseppe Balordi ha raccontato l’acqua nella ritualità dell’abluzione sacra, un patrimonio culturale e religioso su cui si sono confrontati tutti i popoli.
Come Alice in Wonderland, la poetica di Camilla Biella incornicia la visione di una bambina dinnanzi all’adulta maestà del Grande Fiume, il Po. Un confronto tra forza e dolcezza, tra immensità e pace. Il potere dell’acqua osservato dall’acerba femminilità di chi sarà madre, coinvolge anche noi spettatori che, in un senso silente e placido di reciproco rispetto, ancora ci meravigliamo di fronte alla continuità del grande Mistero della Vita.
Non è propriamente una Terra di Mezzo, quella che Enrico Caccialanza ci porta ad attraversare con la sua action-cam, bensì un’Acqua di Mezzo, liquido confine dove le leggi di rifrazione cambiano e la magia del mare ancora ci sorprende. L’autore va oltre le stereotipate immagini a tema subacqueo, con fotogrammi dove figure sospese abitano mondi speculari e mobili, contrapposti e divisi da un diaframma simile ad una
placenta, metaforizzando il sempre rinnovato senso della vita.
Giovanni Calori intraprende un percorso di circolarità e, passeggiando con la fotocamera sul bagnasciuga, si addentra alla ricerca dei luoghi fisici e degli scenari dove l’acqua si manifesta, fino a coglierne movimenti generatori di onde e riflussi, dalle forme sorprendenti, suggestioni di nebulose liquide, rivelando nuovi paesaggi di fronte a questo così particolare e vitale elemento: l’acqua.
“Chi non balla con noi sotto la pioggia, non ci resta vicino nella tempesta. E chi non resta con noi nella tempesta non ci serve quando c’è il sole”. Lo sguardo di Silke Erndt è un autoscatto introspettivo che, nonostante ci neghi il volto, sfiora l’autoritratto, mostrandoci una rappresentazione archetipa di sé, del femminile tra intimo e universale, dove con l’acqua c’è un’alleanza linfatica, rigenerativa.
È una sorta di “zoo delle piante”, quello dove il verde viene rinchiuso e nutrito da una pioggia artificiale. Con queste immagini-sudario Mara Ghiotti riflette sul difficile rapporto dell'uomo con la natura, con la necessità di ripristinare un equilibrio per la convivenza e sopravvivenza, chiedendosi: quale futuro per noi esseri umani dipendenti dalle piante e dall'acqua?
Qual è la forma dell’acqua? Franco Merli legge le geometrie che la fisica dei liquidi genera. E, nel loro essere privi di forma propria, il fotografo si fa rabdomante, ne registra vibrazioni e ondulazioni, ritmi e frequenze oscillatorie che diventano astrazioni sorprendenti, dai colori e dai riflessi mai prevedibili.
Barranco, Cordoama, Amado, Bordeira, sono gli esotici nomi delle spiagge sulla costa portoghese che si affaccia sull'Oceano, dove Tiziano Olivotti ha colto - con ironia e affetto - quel rapporto ludico con l'acqua che hanno gli animali. Nel particolare, sono i cani, nostri compagni inseparabili spesso anche in vacanza, i protagonisti più disincantati e autentici di fronte al mare.
Osservando lo scatto di Gianlorenzo Peralta penseremmo ad un hommage a Henri Cartier-Bresson ed alla sua famosa istantanea dell’uomo che salta uno specchio d’acqua, fotografato dietro la Gare Saint Lazare. Tuttavia, qui non siamo a Parigi, ma in India, ad Agra, la città del Taj Mahal e quell’acqua è il fiume Yamuna, il più grande affluente del Gange, sacro agli induisti.
Massimo Proia, invece, ha colto nei contrasti cromatici delle terre di Islanda un mondo quasi primitivo, che i fenomeni geotermici islandesi plasmano da millenni, in una lotta senza sosta tra il Fuoco e l’Acqua, una sorta di saga norrena che racconta di antichi scontri tra gli elementi naturali, dove l’Uomo si annulla.
I colori e le trasparenze che l’acqua assume a seconda dei luoghi che abita, hanno affascinato Marisa Via, che ha ripreso momenti dai toni poetici, densi di nuances cromatiche infinite, tra gli azzurri dei laghi glaciali, i verdi di ninfei botanici e le tinture organiche che l’acqua, naturale nutrimento della vita vegetale del Pianeta Terra, colora ad ogni stagione.